"Nel prossimo futuro saranno possibili collegamenti telematici di qualunque genere e una inedita forma del contenuto Web - Il Web Semantico - darà impulso a una vera e propria rivoluzione, ricca di possibilità" (T.B.Lee discorso all'apertura della decima conferenza del W3C ad Hong Kong, maggio 2001).
La battaglia infrastrutturale del World Wide Web è vinta, dal punto di vista tecnologico.
Ma dal punto di vista del contenuto? Esplorando la Rete l'utente si imbatte in una confusa galassia di informazione imbrigliata in una struttura fatta di collegamenti spesso contraddittori.
Noia, inesperienza, tempi lunghi: alzi la mano chi non ha avuto, almeno una volta, la tentazione di rifugiarsi in una "concreta" bilblioteca, con un bel catalogo cartaceo.
Il fascino della biblioteca di Babele rischia di svanire proprio per questa sua irrinunciabile, potentissima caratteristica: la possibilità di ospitare smisurata informazione.
Dalla crisi della Rete nasce l'esigenza di un Web piú intelligente.
E' il Web Semantico: un sistema nel quale le macchine saranno capaci di analizzare i dati e comprendere il significato dei contenuti, restituendo all'utente risposte corrette e adeguate.