Politica e ideologia

Il percorso ideologico e politico di Pasolini.
 

3-  La situazione internazionale del movimento comunista e la reazione di Pasolin

Il “rapporto Kruscev” al XX Congresso del Partito comunista sovietico nel 1956 crea un rilevante crisi ideologica e politica a livello mondiale nel movimento comunista. Le critiche a Stalin e al suo impianto di potere dichiarate dal "rapporto" avranno effetti psicologici enormi e imporranno nuove strategie ai comunisti in tutto il mondo. Inoltre seguirono i fatti di Polonia e Ungheria. 
Riflettendo sulla sua attività letteraria dopo tali eventi, Pasolini scriverà: "Era un'epoca della mia vita in cui io, come scrittore, non potevo non tenere costantemente presente quella prospettiva e quindi questa non poteva non far parte immanente e continua della mia ispirazione. Non c'è dubbio che dopo il XX Congresso del Pcus io mi sono sentito sempre meno dubbioso, sempre più sicuro, sereno e deciso sul piano ideologico". 
In Una polemica in versi, uno dei poemetti che compongono Le ceneri di Gramsci, Pasolini rivolge un duro attacco al PCI e al suo crescente burocratismo: 

"L'ora è confusa, e noi come perduti 
la viviamo…", mi mormoravi, amaro, 
disilluso di ciò che hai avuto 

per dieci anni dentro, così chiaro 
che tra mondo e mente quasi era un idillio: 
e ha la tua stanchezza – un po' volgare – 

una smorfia di vecchio figlio 
di immigrati meridionali 
affamati e vili dietro il cipiglio 

di poveri arrivati, d'ingenui dottrinari. 
Hai voluto che la tua vita fosse 
una lotta. Ed eccola ora sui binari 

morti, ecco cascare le rosse 
bandiere, senza vento. 
[…] 
Poi il canto, che s'era levato 
gioioso, disperato, cessa, e il vecchio 

lascia cadere la bandiera, e lento, 
con le lacrime agli occhi, 
si ricalca in capo il suo berretto. 

Su questa baraonda della Villa, il buio 
che sommerge la disperata allegria, 
è, forse, più l'ombra del dubbio 

che la precoce notte. È la nostalgia 
dei vecchi tempi, la paura, pur bandita, 
dell'errore, che spira tanta malinconia 

non l'aria d'autunno, o una sopita 
pioggia – sulla sfiorita festa. 
Ma in questa malinconia è la vita. 

(P.P. Pasolini, Una polemica in versi
da Le ceneri di Gramsci, Einaudi, Torino 1981)

 

 



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