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Gli Scritti
Il percorso ideologico e politico di Pasolini attraverso le sue opere: 6- “Il PCI ai giovani!” In
pieno Sessantotto, esplosa la contestazione studentesca, la quale tenta di
congiungersi - nelle situazioni che più avversavano gli aspetti socio-politici
di una società italiana che stava degenerando in modelli sempre più
piccolo-borghesi - anche con le lotte operaie che in quegli anni strapperanno al
padronato molte delle conquiste ancora attuali ai giorni nostri, Pasolini scrive
l'ormai famoso Il Pci ai giovani! (Appunti in versi per una poesia in prosa
seguiti da un Apologo) che scatenò molte polemiche. Siete
paurosi, incerti, disperati ma nei confronti dei quali, probabilmente, dovevano essere evitate sempre pericolose generalizzazioni.
"Come se l'antagonismo non fosse vero e concreto. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto la questione del potere era posta da milioni di persone qui e ora: come potere di pensare, di dire, di decidere, di cambiare, di costruire. Nel concreto del rapporto tra studente e docente, fra operaio e padrone, tra individuo e moltitudine e Stato. Ed era un concreto così concreto che De Gaulle pensò, per contrastarlo, a un colpo di Stato e in Italia si è fatto ricorso alla politica della strage di Stato. […] Con l'aberrazione del terrorismo, poi, la giubilazione ha ritenuto di poter celebrare esequie definitive. Sul presupposto della falsa equazione: Sessantotto uguale terrorismo. […] Il corto circuito di pochi, nascosti dietro l'angolo dell'agguato, opposto al flusso di grandi movimenti operanti alla luce del giorno […]”. Proprio la vicenda della sinistra italiana costituisce la riprova che il Sessantotto ha fornito, tra l'altro, un insegnamento di valore strategico. Il centro della società si sposta, culturalmente e politicamente, a sinistra quando presenta una progettualità alternativa forte, di alto profilo e persuasiva, che poggi sui pilastri dei grandi movimenti di massa trasformatori. E questa è anche l'unica strada per strappare riforme. Non a caso lo Statuto dei diritti dei lavoratori è del 1970. Al contrario quando la sinistra cade preda di quel male che è “ammassamento al centro”, allora questo resta bloccato e prevalgono le forze moderate e conservatrici.
Nell'ottobre del 1968, infine, Pasolini scrisse nella rubrica "Il Caos":
“Se voi volete essere una nuova generazione di giovani infinitamente + matura dovete anche abituarvi all’atrocità del dubbio anche a questa sottigliezza sgradevole del dubbio, dovete cominciare ad abituarvi a dibattere i problemi veramente, non formalmente. Si applaudono sempre dei luoghi comuni: bisogna ragionare, non applaudire o disapprovare”.
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