Heydrich scrive ...
29 novembre 1941. Primo mattino. Una pioggia fine cade su Berlino. Al numero 102 di Wilhelmstrasse nel
suo ufficio di capo dell'Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich, Reinhard Heydrich legge i dispacci
che gli giungono dai suoi uomini sparsi per l'Europa. Le notizie del giorno sono buone: la Wehrmacht avanza
in direzione di Mosca, Leningrado è sotto assedio. La guerra con l'Unione Sovietica finirà presto. Anche la
guerra contro gli ebrei procede bene. Da Kiev il comandante dell'Einsatzgruppe C comunica di aver liquidato
75.000 ebrei.
Da Nikolayev il comando dell'Einsatzgruppe D fa sapere di aver fucilato negli ultimi giorni 11.037 ebrei e 31 comunisti. L'Einsatzgruppe D sta iniziando a ripulire la Crimea dagli ebrei. Heydrich è soddisfatto. L'ebraismo a oriente è in agonia. Chi non è ancora morto morirà presto o di fame nei ghetti o grazie ai plotoni di esecuzione degli Einsatzgruppe. La soluzione finale del problema ebraico è ben avviata a Oriente ma occorre ripulire l'Europa. Himmler ha fretta, il Führer vuole che in Germania non vi siano più ebrei. Heydrich si è già mosso, grazie al buon lavoro di Eichmann da Vienna, da Praga, da Berlino, da Colonia, dal Lussemburgo, da Amburgo, Francoforte e Düsseldorf 19.837 ebrei sono stati spediti in Polonia, nel ghetto di Lodz. Ma è venuto il tempo di agire su scala più grande, occorre pensare in grande. Ci sono ancora undici milioni di ebrei da eliminare in Europa. Heydrich alza lo sguardo, dalla foto sul tavolo l'amata moglie Lina sorride. E' venuto il momento di riunire tutte le autorità dello Stato Nazista per coordinare insieme la soluzione finale del problema ebraico. Fuori ha smesso di piovere. Heydrich ha iniziato a scrivere:
"Il 31 luglio 1941 il maresciallo del Reich mi ha incaricato di predisporre, con la partecipazione delle altre istanze centrali interessate, tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica in Europa e di rimettergli al più presto un piano complessivo a questo riguardo. Allego alla presente fotocopia di quell'incarico. Tenuto conto della straordinaria importanza che deve essere accordata a tali questioni e, affinché tutti i servizi centralizzati, implicati nel lavoro che rimane da compiere in relazione alla soluzione finale, giungano a un punto di vista comune, suggerisco che i problemi siano fatti oggetto di un reciproco scambio di idee, tanto più che dal 15 ottobre 1941, gli ebrei vengono evacuati dal territorio del Reich e dal Protettorato di Boemia e Moravia verso Est con trasporti continui. Pertanto, La invito a partecipare a un incontro del genere, cui seguirà colazione, il 9 dicembre 1941, alle ore 12.00, nella sede del Comitato internazionale della Polizia giudiziaria a Berlino, Am Grossen Wannsee nn. 56-58. Lettere analoghe a questa sono state da me indirizzate al governatore generale dottor Frank, al Gauleiter dottor Meyer, ai Segretari di Stato Stuckart, dottor Schlegelberger, Gutterer e Neumann, nonché al dottor Leibbrandt, capo di un Ufficio del Reich, al Sottosegretario di Stato Luther, all'Obergruppenführer delle SS Krüger, al Gruppenführer delle SS Greifelt, all'Oberführer delle SS Klopfer e al direttore generale di ministero Kritzinger"
Consegnata la minuta alla segretaria Heydrich pose nuovamente la propria attenzione ai dispacci che provenivano dall'Europa. Tuttavia gli avvenimenti modificarono le intenzioni di Heydrich. Tra il 29 novembre ed il 7 dicembre 1941 si accavallarono tutta una serie di problemi e di eventi non previsti. Mosca le cui ore sembravano contate non capitolo'. La notte del 4 dicembre il termometro a Mosca segnò -35 gradi. La Wehrmacht viene colta del tutto impreparata. All'alba del 5 dicembre con 25 gradi sotto lo zero 88 divisioni di fanteria russe, 12 di cavalleria e 1.500 carri armati attaccarono le 67 divisioni tedesche. Le linee tedesche sono sfondate per 18 chilometri a nord di Mosca. Il 7 dicembre il Giappone attacca gli Stati Uniti a Pearl Harbour. L'11 dicembre la Germania dichiara guerra agli Stati Uniti. Mentre l'offensiva russa respingeva indietro di 130 chilometri i tedeschi, Hitler destituiva i comandanti in capo dell'esercito costringendo alle dimissioni il generale von Brauchitsch e assumendo direttamente la guida dell'esercito. In questo turbinio di avvenimenti la riunione indetta da Heydrich venne annullata. Soltanto tre settimane dopo, l'8 gennaio 1942 dal suo ufficio di Praga, Heydrich poté riconvocarla:
"Ho dovuto annullare all'ultimo momento la riunione che era stata fissata per il 9 dicembre 1941, riguardante i problemi connessi alla soluzione finale della questione ebraica, a causa di eventi improvvisi, i quali richiedono la presenza di una parte dei signori invitati. Poiché non è possibile rinviare più a lungo l'esame delle questioni connesse al nostro problema, rinnovo con la presente l'invito a partecipare a una riunione, cui seguirà colazione, per il 20 gennaio 1942, alle ore 12.00, a Berlino, Am Grossen Wannsee nn. 56-58. Resta invariata la lista delle persone invitate, allegata al precedente invito"
La guerra contro gli ebrei non poteva subire rallentamenti.