Heinrich Himmler - ritratto in uniforme -foto d'epoca-
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I primi anni (1900-1920)
Heinrich Himmler nacque il 7 ottobre 1900, secondo dei tre figli di Gebhard Himmler insegnante di
scuola superiore (più tardi vicepreside) bavarese e di Anna Maria Heyder una casalinga fervente cattolica,
figlia di un uomo d'affari, conosciuta come madre premurosa, sempre attenta alla cura dei figli. Il padre di
Heinrich era un genitore attivo che si interessava molto all'educazione e alle attività di Heinrich e dei suoi
fratelli Gebhard (il primogenito, più vecchio di due anni) e Ernst (l'ultimo, più giovane di cinque anni).
La famiglia aveva organizzato un piccolo circolo di lettura, che si occupava soprattutto di letteratura classica,
e Gebhard padre sorvegliava attentamente i progressi dei ragazzi nell'istruzione e nella cultura.
Gebhard Himmler, che si fregiava del titolo di professore, era stato il precettore del principe Enrico di Wittensbach,
della casa regnante bavarese, e Himmler venne battezzato col nome di Heinrich in onore del principe, che gli fece da
padrino. Questo legame con la corte non era soltanto estremamente vantaggioso; era anche indicativo di un tratto familiare.
Gli Himmler si preoccuparono sempre di mantenere e di innalzare il loro status, per cui anche le attività e gli amici
di Heinrich dovevano essere socialmente all'altezza. Per tutta la sua vita egli rimase sensibile all'importanza del rango.
Sia Gebhard figlio che Heinrich erano studenti brillanti, quasi sempre i primi, o tra i primi delle rispettive classi,
anche se Heinrich non raggiunse proprio gli stessi risultati del fratello maggiore.
Durante la sua carriera scolastica come docente del ginnasio (Gymnasium), la scuola umanistica di élite,
a Monaco e a Landshut, Gebhard Himmler rinsaldò i suoi appoggi a scuola, a corte e in società per spianare
la strada ai figli e per prepararli alI' attività professionale.
Himmler, per educazione e condizione economico-sociale, faceva parte a pieno titolo della buona borghesia,
contrariamente a molti altri nazisti della prima ora.
Allo scoppio della prima guerra mondiale Himmler aveva quattordici anni. Seguì da vicino gli avvenimenti
e spinse i genitori a servirsi dei loro agganci per aiutarlo a trovare un posto di ufficiale cadetto ancor
prima di finire il Gymnasium. Tuttavia La guerra finì prima che gli fosse data l'opportunità di andare al fronte.
Come molti altri conservatori tedeschi, Heinrich Himmler rimase mortificato dall'improvvisa sconfitta tedesca del 1918,
dalle rivoluzioni socialiste che agitavano il paese e dalle umilianti condizioni di pace che la nuova repubblica fu
costretta ad accettare nel 1919.
Il trattato di Versailles, che la Germania fu costretta a firmare, aveva fissato il limite di centomila soldati
per il suo esercito, stroncando il proposito di Himmler di diventare un ufficiale.
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Heinrich Himmler - ritratto a colori -foto originale-
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Nel partito nazista (1920-1929)
Himmler prese contatto con il Partito Nazista negli anni Venti. A introdurlo in questo circolo fu Ernst Rohm.
Nel 1923 partecipò al fallito colpo di Stato di Monaco di Hitler.
Gregor Strasser, fondatore del Partito, nel 1924, gli offrì il posto di assistente e segretario,
l'ideologia di Himmler si mescolò all' ambizione di far carriera.
Si iscrisse alle SS nel 1925. Le qualità organizzative e burocratiche di Himmler furono immediatamente apprezzate.
Le SS che negli anni Venti erano poche decine di uomini crebbero insieme all'avanzare della carriera di Himmler che,
nel 1929, ne divenne il capo.
Sotto la sua direzione le SS divennero velocemente un corpo sempre più numeroso. Il 3 luglio 1928 Himmler
sposava Margarete Boden, figlia di un proprietario terriero della Prussia orientale. Dal matrimonio nacque una figlia,
Gudrun.
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Heinrich Himmler - 1938 Himmler e Hitler passano in rassegna reparti SS durante il giorno del partito -foto d'epoca-
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La conquista del potere (1930-1939)
Nel 1933 Himmler, dopo la presa del potere da parte dei nazisti, fu nominato capo della polizia di Monaco
e capo della polizia politica della Baviera.
Apparentemente nella corsa agli incarichi di prestigio Himmler aveva perso la gara ma era ancora Reichsführer
delle SS carica che gli garantiva una base di potere. Lentamente Himmler pose sotto il suo comando la polizia
politica bavarese, e una dopo l' altra, le forze di polizia degli altri stati tedeschi.
Nel 1931 avvalendosi della collaborazione del suo luogotenente Reinhard Heydrich, fondò l'SD,
il servizio segreto delle SS. Nel 1933 creò il primo campo di concentramento a Dachau ponendo le basi a quell'universo
concentrazionario che sarebbe stato poi il suo regno.
Himmler giocò un ruolo fondamentale nella eliminazione delle SA e di Rohm nel 1934 durante
la cosiddetta "Notte dei lunghi coltelli". La fedeltà di Himmler venne premiata nel 1936 quando Hitler lo nominò
formalmente capo della polizia tedesca.
Il disegno di Himmler era di svincolare le sue SS dal controllo dello Stato e e dello stesso Partito Nazista.
Himmler creò così uno Stato nello Stato che ben presto avrebbe terrorizzato sia i nemici del regime che i suoi
avversari personali.
Hitler approvò l' espansione e la diversificazione delle SS, a volte scavalcando l'opposizione delle istituzioni
governative.
Himmler diede alle sue SS una struttura complessa creando le unità "generali" (Allgemeine-SS) e le unità da combattimento (Waffen-SS).
Le Waffen-SS erano vere e proprie unità armate che crebbero gradatamente sino a raggiungere ile 35 divisioni.
Prima delle Waffen-SS nel 1938 Himmler creò le unità «Teste di morto», il cui compito consisteva nella gestione dei campi
di concentramento e sterminio. All'inizio della guerra le «Teste di morto» erano quasi 24.000.
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Heinrich Himmler - 1941 Himmler compie una prima ispezione al campo di Mathausen. Alla sua sinistra il comandante del campo Franz Ziereis -foto d'epoca-
Heinrich Himmler - Ispezione ad un campo di sterminio.
Sono riconoscibili da sinistra: Ernst Kaltenbrunner, Franz Ziereis, Heinrich Himmler e il Gauleiter Eigruber -foto d'epoca-
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Architetto dello sterminio (1940-1945)
La guerra diede a Himmler l'opportunità di far diventare realtà il suo programma di "pulizia della razza"
attraverso l'eliminazione degli ebrei, degli slavi, delle minoranze etniche e di tutti i "subumani".
Poco dopo l'invasione della Polonia venne nominato "Commissario del Reich per il rafforzamento della germanicità"
e gli fu concessa una sostanziale autorità su tutti i territori annessi.
Messosi immediatamente all'opera iniziò l'espulsione di polacchi ed ebrei dalle zone baltiche per sostituirli
con coloni tedeschi. Nel 1941 alla vigilia dell'invasione dell'Unione Sovietica il suo potere era incontrastato.
Nel 1943 assommò ai suoi poteri anche quello di Ministro degli Interni ottenendo così il controllo totale della macchina repressiva tedesca.
Di fatto Himmler era divenuto "l'architetto del genocidio" e in numerose occasioni rivendicò a se il compito di sterminare gli ebrei.
Compito che gli era stato affidato direttamente da Hitler.
Per metterlo in atto creò gli Einsatzgruppen, le squadre mobili di massacro che sterminarono gli
ebrei nei territori russi occupati tra il 1941 ed il 1943.
A partire dal 1942 creò i campi di sterminio in Polonia e Germania nei quali gran parte dell'ebraismo europeo
sarebbe stato distrutto.
Quando le speranze di vincere la guerra divennero nulle per la Germania Himmler tentò di intavolare una pace separata
con gli angloamericani nella convinzione che il conflitto sarebbe continuato tra sovietici ed occidentali.
Per favorire questi negoziati ordinò di interrompere la strage nei campi di concentramento.
Venuto a conoscenza delle trattative condotte da Himmler, Hitler lo destituì.
L'ammiraglio Doenitz succeduto a Hitler congedò Himmler.
Dopo la resa della Germania Himmler assunse una falsa identità e tentò la fuga ma venne arrestato dagli inglesi.
Pochi giorni dopo il suo arresto - il 23 maggio 1945 - si suicidò.
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