Il Governatorato Generale (per esteso Governatorato Generale per le aree occupate della Polonia,
in tedesco Generalgouvernement für die besetzten polnischen Gebiete) fu il nome dato dalla Germania Nazista
all'autorità che governava la Polonia dopo la sua occupazione da parte della Wehrmacht nel settembre-ottobre del 1939.
Il termine si applica, anche se non è esattamente corretto, al territorio amministrato dal Governatorato Generale.
Creazione del Governatorato Generale
Hans Frank venne nominato Governatore generale dei territori occupati il 26 ottobre 1939.
Due decreti di Adolf Hitler (8 ottobre e 12 ottobre 1939) stabilirono la divisione delle aree polacche
annesse nelle seguenti unità amministrative:
- Reichsgau Wartheland (inizialmente, Reichsgau Posen), che comprendeva il voivodato di Poznan,
gran parte del voivodato di Lodz, cinque contee del voivodato di Pomerania, e una contea del voivodato di Varsavia;
- la restante area del voivodato di Pomerania, che venne incorporata nel Reichsgau Danzig-Westpreussen
(inizialmente Reichsgau Westpreussen);
- Il distretto di Ciechanow (Regierungsbezirk Zichenau) consistente delle cinque contee settentrionali
del voivodato di Varsavia (Plock, Plonsk, Sterpe, Ciechanow and Mlawa), che divennero parte della Prussia Orientale;
- il distretto di Katowice (Regierungsbezirk Kattowitz) o in maniera non ufficialme Ost-Oberschlesien
(Est-Slesia Superiore); che comprendeva le contee di Sosnowiec, Bedzin, Chryzanow, e Zawiercie e parte delle contee
di Olkusz e Zywiec.
L'area di questi territori era di 94.000 chilometri quadrati e la popolazione di circa 10 milioni.
La restante parte di territorio venne posta sotto un'amministrazione chiamata Governatorato Generale,
che aveva come capitale Cracovia ed era suddivisa in quattro distretti, Varsavia, Lublino, Radom, e Cracovia.
Il Governatorato Generale era sotto il totale controllo del tedeschi, non fu un governo fantoccio polacco.
Espansione territoriale
Dopo l'attacco tedesco all'Unione Sovietica del giugno 1941,
i territori polacchi precedentemente occupati dai russi vennero organizzati come segue:
- Bezirke Bialystok (Distretto di Bialystok), che comprendeva le contee di Bialystok, Bielsk Podlaski, Grajewo, Lomza, Sokolka, Volkovysk, e Grodno e venne "connesso" (ma non incorporato) alla Prussia Orientale;
- Bezirke Litauen und Weissrussland – la parte polacca della Russia Bianca (l'odierna Bielorussia occidentale), compresa la provincia di Vilna (Vilnius), che venne incorporata nel Reichskommissariat Ostland;
- Bezirk Wolhynien-Podolien – la provincia polacca di Volinia, che venne incorporata nel Reichskommissariat Ukraine;
- Galizia orientale, che venne incorporata del Governatorato Generale e ne divenne il quinto distretto.
Popolazione
La popolazione del territorio del Governatorato Generale era inizialmente di circa 12 milioni,
ma questa crebbe quando circa 860.000 polacchi ed ebrei vennero espulsi dalle aree annesse alla Germania e
"rilocati" nel Governatorato Generale. A sfalsare questi numeri fu la campagna tedesca per la sterminazione
dell'intellighentsia polacca e di altri elementi che si riteneva avrebbero opposto resistenza. Dal 1941 fame e
malattie contribuirono a ridurre la popolazione. I polacchi vennero anche deportati in grande numero e costretti
ai lavori forzati in Germania; ne vennero deportati cisra un milione, dei quali molti morirono in Germania.
Le politiche di segregazione dei nazisti nel Governatorato Generale riguardavano le seguenti categorie di persone:
- Tedeschi (4 categorie) (si veda Volksdeutsche),
- Polacchi,
- "Goralenvolk",
- Ebrei,
- Ucraini.
Politiche di genocidio
Durante la
Conferenza di Wannsee del 20 gennaio 1942,
Josef Buhler spinse Heydrich a dare inizio alla "soluzione finale" nel Governatorato generale.
Per quanto lo riguardava, il problema principale del Governatorato Generale era un mercato nero ipersviluppato,
che disorganizzava il lavoro dell'autorità. Egli vide un rimedio nella risoluzione, il più veloce possibile, della
"questione giudaica". Un punto addizionale a favore di questa fu che non esistevano problemi di trasporti nel
Governatorato.
Nel 1942 i tedeschi cominciarono lo sterminio sistematico della popolazione ebraica.
Il Governatorato Generale era la sede di quattro dei sei campi di sterminio nei quali
vennero prese le misure più estreme dell'olocausto, il genocidio tramite l'uso dei gas, delle
"razze" indesiderate, principalmente milioni di ebrei polacchi e di altre nazioni, che venne condotto tra
il 1942 e il 1944.
Complessivamente, 4 milioni delle persone che vivevano nel 1939 all'interno del territorio del Governatorato
Generale, persero la vita fino al momento in cui l'area venne liberata dalle forze armate sovietiche alla fine del 1944.
Era una politica tedesca che i polacchi (non ebrei), come le altre genti slave, dovessero essere ridotti allo stato di servi,
ed eventualmente sostituiti da coloni tedeschi della "razza eletta". Nel Governatorato Generale, venne abolita tutta
l'educazione secondaria, e vennero chiuse tutte le istituzioni culturali polacche. Nel 1943,
il Governatorato selezionò l'area di Zamojskie per una unlteriore colonizzazione tedesca. Vennero
progettati degli insediamenti tedeschi, e la popolazione polacca venne espulsa con brutalità, ma pochi tedeschi
si insediarono nella zona prima del 1944.
Resistenza
La Resistenza all'occupazione tedesca iniziò quasi subito, anche se non c'è molto terreno in Polonia,
adatto alle operazioni di guerriglia. La principale forza di resistenza fu l'Esercito Nazionale
(in polacco: Armia Krajowa o AK), leale al governo polacco in esilio a Londra. Era formato principalmente
dai resti dell'esercito polacco del periodo pre-bellico assieme a molti volontari. Altre forze operavano al loro fianco,
come i comunisti dell'Armata del Popolo (Armia Ludowa o AL), supportata dall'Unione Sovietica e controllata dal Partito
Comunista Polacco. Per il 1944 l'AK aveva qualcosa come 200.000 uomini, anche se poche armi. Durante l'occupazione,
l'AK uccise circa 150.000 soldati tedeschi. L'AL aveva il 5% dell'organico dell'AK.
Nell'aprile 1943 i tedeschi cominciarono a deportare gli ebrei rimasti dal
Ghetto di Varsavia,
provocando la Rivolta del Getto di Varsavia, dal 19 aprile al 16 maggio. Quella fu la prima sollevazione armata contro
i tedeschi in Polonia, e prefigurò la più grossa Rivolta di Varsavia del 1944.
Nel luglio 1944, mentre le forze armate sovietiche si avvicinavano a Varsavia, il governo
in esilio sollecitò una rivolta nella città, di modo da poter tornare in una Varsavia liberata
e prevenire una presa di potere dei comunisti. L'AK, guidato da Tadeusz Bór-Komorowski, lanciò la
Rivolta di Varsavia il 1 agosto in risposta al suo governo e anche alle promesse di aiuto dei sovietici
e degli alleati. Comunque, il supporto sovietico non arrivo mai, anche se l'Armata Rossa era a meno di 30
chilometri di distanza, e il rifiuto sovietico di concedere le proprie basi aeree agli apparecchi britannici
e americani prevenne qualsiasi possibilità di supporto aereo o rifornimento agli insorti da parte degli
alleati occidentali. Dopo 63 giorni di combattimenti i capi della rivolta si accordarono per una resa condizionata
alla Wehrmacht. Ai 15.000 soldati rimasti dell'Esercito Nazionale venne garantito lo status di prigionieri di
guerra (prima dell'accordo i ribelli catturati venivano uccisi), e la restante popolazione di 180.000 civili venne
espulsa.
La fine
Con l'avanzata sovietica della fine del 1944, il Governatorato Generale collassò.
Frank venne catturato dalle truppe americane nel maggio 1945 e fu uno degli imputati al Processo di Norimberga.
Durante il processo si convertì al cattolicesimo. Frank consegnò quaranta volumi dei suoi diari al tribunale e
molte delle prove contro di lui e di altri vennero raccolte da questi. Venne trovato colpevole di crimini di
guerra e crimini contro l'umanità e il 1 ottobre 1946, venne condannato a morte tramite impiccagione.