La Seconda Guerra Mondiale: 1945
Fatti:
- sconfitta tedesca
- fucilazione di Mussolini
- suicidio di Hitler
- insurrezione partigiana
- bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki
- resa del Giappone
I grandi incontri internazionali svoltisi a Jalta (4-12 febbraio) e a Postdam (17 luglio - 2 agosto) tra i vincitori sovietici, americani e inglesi, furono dedicati all'organizzazione dell'Europa, e in particolare al futuro della Germania dopo la fine del conflitto. La conferenza di San Francisco, apertasi il 25 aprile, ebbe come oggetto l'organizzazione politica del mondo dopo la guerra: gli Alleati separarono nettamente la creazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (adozione della Carta, 26 giugno) dall'elaborazione dei trattati di pace. Mentre Stalin, De Gaulle e Chang Kai-shek rimasero al potere, Roosevelt, morto il 12 aprile, fu sostituito da Truman e Byrnes succedette a Stettinius al dipartimento di Stato americano.
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Seconda Guerra Mondiale - Churchill, Roosevelt e Stalin alla conferenza dei vincitori (Yalta - febbraio 1945) -foto d'epoca-
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Il territorio tedesco fu sottoposto a durissimi bombardamenti a tappeto, che non avevano il solo compito di danneggiare la produzione bellica ma anche di fiaccare la resistenza del popolo tedesco, furono sganciate milioni di tonnellate di bombe, furono compiuti i più devastanti attacchi aere come a Francoforte, a Dresda morirono oltre 100.000 civili, la città fu rasa al suolo, nonostante ciò Hitler nella sua follia non si arrese, sperava infatti nelle "armi segrete" che non furono però prodotte in quantità sufficienti per cambiare il corso alla guerra.
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Mussolini, catturato dai partigiani mentre cercava di raggiungere la Svizzera, venne fucilato il 28 aprile e due giorni dopo Hitler si suicidò a Berlino, designando come suo successore l'ammiraglio Dönitz
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Seconda Guerra Mondiale - i corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci esposti a Piazzale Loreto (Milano) -foto d'epoca-
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In Estremo Oriente, i Giapponesi si impadronirono completamente dell'Indocina con un atto di forza contro i Francesi (9 marzo), ma subirono la denuncia dell'accordo di neutralità firmato con la Russia, che dichiarò loro guerra (8 agosto). La capitolazione del governo di Tokyo provocò lo smembramento delle conquiste giapponesi.
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In Indonesia, veniva organizzato un governo nazionale. In Indocina, Cinesi e Britannici si divisero il controllo del territorio, in applicazione degli accordi di Quebec e di Postdam. Analoga situazione si verificò in Corea con truppe sovietiche a nord e truppe americane a sud del 38° parallelo. La fine delle ostilità non fu seguita a breve distanza dai trattati di pace; quelli che vennero stipulati furono datati in periodi molto successivi: trattati di Parigi del 10 febbraio 1947 per Italia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Finlandia; trattato di San Francisco dell'8 settembre 1951 per il Giappone (a cui non partecipò l'URSS); trattato di Stato del 15 maggio 1955 per l'Austria. Gli Alleati superarono il Reno in più punti (marzo), proseguendo rapidamente la loro avanzata verso il cuore della Germania, che, sottoposta a durissimi bombardamenti aerei, era ormai ridotta all'estremo. Mentre i Francesi si impadronirono di Stoccarda, gli Americani invasero la Baviera e raggiunsero Monaco (29 aprile).
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Seconda Guerra Mondiale - Gruppi partigiani in azione -foto d'epoca-
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In Italia, dopo la stasi invernale, il generale Clark e il maresciallo Alexander lanciarono un'offensiva generale su tutto il fronte che portò le truppe alleate a raggiungere i principali centri dell'Italia settentrionale dove il 25 aprile il generale Cadorna, comandante militare del CLNAI, aveva ordinato l'insurrezione generale delle forze partigiane, che a partire dalla fine del 1943 avevano impegnato sempre più seriamente i Tedeschi e i fascisti, alla resistenza e sue operazioni si ispirarano molti poeti e scrittori come Fenoglio che scrisse "Il partigiano Jhonny, e Franco Fortini con "canto degli ultimi partigiani".
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La resa delle forze tedesche avvenne per gradi: a Caserta (29 aprile) per le truppe in Italia e Austria; a Luneburgo (4 maggio) per quelle in Vestfalia, Danimarca e Olanda; infine la resa incondizionata nelle mani dei comandanti in capo alleati firmata il 7 maggio a Reims da Jodl e confermata l'8 maggio a Berlino. Le bombe atomiche lanciate su Hiroshima (6 agosto, che provocò la morte di 80.000 persone, 35.000 feriti, 13.000 dispersi) e Nagasaki (9 agosto 40.000 morti) costrinsero il Giappone a cedere. Le ostilità vennero sospese il 16 agosto del 1945.
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Seconda Guerra Mondiale - Fungo atomico allo scoppio della bomba lanciata su Hiroshima -foto d'epoca-
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