La Nascita dei Territori



Il termine Contrada anticamente era polivalente ed equivaleva a "zona di" o "via". Il termine deriva dal latino "contrata", un sostantivo che deriva dal verbo latino "contrastare" per designare un rione, un quartiere, una zona fronteggiante quindi opposta, ma anche vicina ad altre perchè "dirimpettaia". Altre interpretazioni del termine lo fanno derivare da "con-strata", dando alla traduzione il significato di "rione con una strada."
Le Contrade si identificano in porzioni di territorio comunale iscritti all'interno della cinta muraria. Chi vi nasce è contradaiolo e, per logica conseguenza, ha il dovere e diritto di partecipare alla vita della propria Contrada. Le Contrade nacquero nel Medioevo a seguito della ripartizione territoriale di Siena. Fin dal XI secolo, sotto la potestà dei vescovi, ha scritto Giovanni Cecchini, la popolazione urbana aveva preso labitudine di adunarsi presso le chiede e cappelle cittadine per trattare gli argomenti di interesse comune. Questa abitudine venne a determinare la formazione di circoscrizioni, cioè di divisioni amministrative territoriali.


terzi

L'antica suddivisione di Siena, comunemente accertata dagli storici, è quella in tre parti, dette Terzi o Terzieri: Terzo di Città, Terzo di San Martino, Terzo di Camollia. Ogni Terzo organizzava per ciascun rione delle Compagnie Militari, che avevano l'obbligo di difendere il Comune in caso di guerra, attendere alla guardia delle mura e delle porte, pattugliare le strade di notte.
Nel Trecento il popolo senese era distribuito in 42 Contrade, che dopo la terribile "peste nera" del 1348 si ridussero a poco più di venti. Le Compagnie Militari rappresentavano l'esercito della Repubblica; vi prestavano servizio tutti gli uomini validi delle Contrade dai 18 ai 70 anni ed erano alle dipendenze del rispettivo Gonfaloniere di Terzo, o Gonfaloniere Maestro. Tutte le Milizie urbane dei terzi rispondevano al comando del Capitano del Popolo, il quale inalberava un'insegna rossa con un leone rampante coronato come un re.


bando

Compagnie urbane e Contrade subirono fra i secoli XV e XVII una lunga evoluzione. Delle antiche organizzazioni conservarono la costituzione e certe abitudini, ma perduta la primitiva funzione militare ed attenuatasi quella civile, assunsero scopi eminentemente sociali e ricreativi.
L'evoluzione, culminata con l'ingresso delle Contrade nell'organizzazione dei giochi cittadini (secolo XV), termino nel 1729, con la definitiva stabilizzazione del loro numero e dei loro confini sancita dalla principessa Violante Beatrice di Baviera con il "Bando sui confini": esso divise la città in diciasette aree territoriali precise, entro cui gli appartenenti a ciascuna Contrada potevano esercitare i propri compiti e celebrare la festa del Santo Patrono, convocare adunanze suonando il tamburo.
Il bando ripartì così sia il territorio che la popolazione avessero un ugual numero di abitatori, cioè che potessero fare decorosa ed ugual comparsa in occasione delle pubbliche feste.



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