Con il termine Campo di concentramento di Auschwitz si identifica genericamente l'insieme di
campi di concentramento e il campo di sterminio costruiti durante l'occupazione nazista della
Polonia nei pressi della cittadina polacca di Oswiecim (in tedesco Auschwitz) che si trova a circa
60 Km ad ovest di Cracovia. Oggi quel che resta di quel luogo è patrimonio dell'umanità.
Il Lager
Il lager fu costruito nel 1940 su ordine di Heinrich Himmler, ed aveva funzione
sia di campo di lavoro forzato che, dal 1941, di campo di sterminio.
Facevano parte del complesso tre lager principali e 39 campi di lavoro. I lager principali erano:
- Auschwitz I, l'originario campo di concentramento e centro amministrativo del complesso. Qui furono uccise circa 70.000 persone, per lo più intellettuali polacchi e prigionieri di guerra sovietici.
- Auschwitz II (Birkenau), il campo di sterminio nel quale persero la vita circa un milione di persone, per lo più ebrei, Sinti e Rom.
- Auschwitz III (Monowitz), un campo di lavoro.
La direzione fu affidata a Rudolf Höss, poi ad Artur Liebehenschel ed infine a Richard Baer,
tutti e tre ufficiali delle
SS.
La selezione
Ad Auschwitz II avveniva la "selezione" degli internati appena giunti. Chi non veniva dichiarato abile al
lavoro (anziani, malati, bambini) era inviato in una delle quattro camere a gas mascherate da docce, dove
in gruppi i prigionieri venivano uccisi con gas letali (di solito Zyclon B). Un'altra camera a gas era stata
costruita anche ad Auschwitz I. In questa industria della morte venivano uccise diverse migliaia di persone al giorno.
I prigionieri dichiarati abili al lavoro dovevano lavorare fino allo stremo per numerose ditte tedesche,
tra cui la I.G. Farben, produttrice del gas che serviva a sterminarli. Nel campo non c'erano servizi igenici,
nessuna assistenza medica, fame ed epidemie erano all'ordine del giorno.
L'arrivo dell'Armata Rossa
Nel novembre 1944, per paura dell'avanzata dell'Armata Rossa, Himmler da ordine di
cessare le esecuzioni nelle camere a gas e lascia demolire sia le camere a gas stesse che
i forni crematori allo scopo di nacondere le prove del genocidio. A quell'epoca ad Auschwitz erano stati uccisi
oltre 1 milione e mezzo di esseri umani.
In totale furono deportate ad Auschwitz più di 1 milione e 300 mila persone. 900.000
furono uccise subito al loro arrivo e altre 200.000 morirono a causa di malattie, fame o furono uccise poco dopo
il loro arrivo.
Il 27 gennaio 1945 il campo viene liberato dalle truppe sovietiche.
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