Antefatti: dalla Repubblica di Weimar al Nazismo
Ragioni del fallimento della Repubblica di Weimar Il perché la Republica di Weimar sia crollata in maniera così catastrofica a favore della dittatura nazista è ancora oggi oggetto di molti dibattiti. Da un lato Hitler divenne Reichskanzler in modo legale attraverso i meccanismi impostati dalla costituzione e l'NSDAP aveva guadagnato la maggioranza relativa dei seggi nelle due elezioni del 1932. D'altra parte Hitler venne nominato Reichskanzler in un momento in cui il supporto al "movimento" si era dimostrato insufficiente per prendere il potere. Molti tentativi sono stati fatti dagli studiosi per dare varie motivazioni e, a seconda delle opinioni politiche individuali, un'analisi può dare più enfasi a una ragione specifica piuttosto che a un'altra. La situazione è complicata dal fatto che durante la Guerra Fredda l'analisi storica fu offuscata dai tentativi di giustificare una certa ideologia. Inoltre è completamente ipotetico sostenere che il nazismo poteva essere evitato se non fossero state prese certe decisioni. Ad esempio, una interessante speculazione di questo tipo si chiede come sarebbe andato l'NSDAP nelle elezioni del 1933 se Hitler non avesse avuto il vantaggio di essere al governo. È probabilmente sicuro dire comunque che nessuna singola ragione è sufficiente per spiegare l'ascesa del nazismo. I tentativi più comunemente utilizzati si possono raggruppare in tre correnti principali di seguito sviluppate: ragioni economiche, istituzionali e personali. Problemi economici La Repubblica di Weimar ebbe alcuni tra i più gravi problemi economici mai sperimentati nella storia di una democrazia occidentale. L'iperinflazione rampante, la massiccia disoccupazione, e il grave abbassamento della qualità della vita, a confronto con il periodo precedente alla prima guerra mondiale, furono i fattori principali del collasso. Con la Grande Depressione degli anni '30, le istituzioni della Repubblica in quanto tali, vennero incolpate da molti per i problemi economici; questo è evidente nei risultati elettorali, dove i partiti politici che volevano lo smantellamento completo della Repubblica, sia a destra che a sinistra, resero impossibile una maggioranza in parlamento. In questo contesto, il Trattato di Versailles, era considerato dal popolo tedesco come un documento punitivo e degradante, che li costrinse a cedere aree ricche di risorse e a pagare somme enormi in riparazioni di guerra. Queste riparazioni punitive non solo danneggiarono pesantemente l'economia tedesca, ma causarono anche grande costernazione e risentimento da parte della popolazione. Gli storici Marxisti hanno consistentemente enfatizzato che i "poteri economici" nel Reich lastricarono la strada che portò a Hitler. Come minimo, questo argomento si rivelò utile per i regimi socialisti dopo la seconda guerra mondiale, ad esempio, per giustificare le espropriazioni su larga scala che avvennero nelle zone ocupate dall'Unione Sovietica, che divennero in seguito la Germania Est, dal 1945 al 1949. Oggi, molti storici concordano che molti industriali identificarono la Repubblica con i sindacati e i Socialdemocratici, poiché furono questi che stabilirono le concessioni sociali del 1918/1919. Ma anche se alcuni videro Hitler come un mezzo per abolirle, la Repubblica era istabile ancor prima che certi industriali iniziassero ad appoggiare Hitler. A parte ciò, anche chi diede supporto alla nomina di Hitler, non voleva il nazismo nella sua interezza a considerava Hitler solo come una soluzione temporanea nella propria ricerca dell'abolizione della Repubblica. Certamente, il supporto dell'industria non è sufficiente da solo a spiegare l'appoggio a Hitler da parte di grosse fette della popolazione, che comprendevano molti operai che si erano allontanati dai partiti di sinistra. Problemi istituzionali Viene comunemente accettato che la costituzione del 1919 aveva una serie di debolezze fondamentali, che resero l'instaurazione di una dittatura troppo facile. Che una costituzione differente avrebbe potuto evitare il Terzo Reich è però discutibile; in ogni caso, la costituzione del 1949 (la Grundgesetz) riconobbe queste critiche e può essere vista come una risposta forte a quelle pecche.