MODIFICHE ED AMPLIAMENTI

Nel 1899 Ziffer e l’ingegnere Eugenio Geiringer modificano il progetto del fronte nord-ovest: il confine è più regolare; la casa d’amministrazione e la portineria hanno una nuova pianta; la cisterna e l’officina cambiano forma e posizione cercando di regolarizzare la corte interna. Sostanzialmente lo schema insediativo non verrà più cambiato.

L’impianto sembra destinato ad adattarsi continuamente alle esigenze di produzione, e nell’aprile del 1901 Geiringer presenta il progetto per ampliare il magazzino del riso greggio, al quale segue un anno dopo il progetto per un secondo molino da erigersi di fianco alla casa di amministrazione (nella foto). Fino al 1913 si susseguono interventi di ampliamento, ristrutturazione e adattamento degli edifici.

La logica seguita sembra quella di soddisfare velocemente i nuovi bisogni dello stabilimento e l’immagine che ne risulta è quella di corpi di fabbrica eterogenei accostati tra loro, testimoniante la sedimentazione nel tempo di diverse volontà progettuali. Visti gli ingenti investimenti della ditta per i nuovi magazzini e la ferrovia, la data del 1913 sembra segnare un momento di grande sviluppo per lo stabilimento piuttosto che l’inizio della crisi economica e la data di completamento dello stabilimento.

L’opificio lavorava il riso proveniente dall’India e dalla Cina ma al conseguente aumento del prezzo del riso, la ditta per la pilatura del riso fallì e la Risiera rimase abbandonata dal 1929 al 1943. In questo periodo gli stabilimenti vennero spesso usati come campo di transito per un reggimento sabaudo di cavalleria.

Da opificio a lager>