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I Perseguitati, Deportati e Assassinati
Ebrei
L'Antisemitismo era comune nell'Europa degli anni '20 e '30 (anche se le sue origini risalgono a molti secoli prima). L'antisemitismo fanatico di Adolf Hitler venne esposto nel suo libro del 1925, il Mein Kampf, che divenne popolare in Germania quando Hitler acquistò potere politico. Il 1 aprile 1933 il recentemente eletto partito nazista, capeggiato da Julius Streicher, organizzò una giornata di boicottaggio di tutte le attività economiche tedesche gestite da ebrei (l'ultima impresa gestita da ebrei rimasta in Germania venne chiusa il 6 luglio 1939). Questa politica servì a introdurre una serie di atti antisemitici che sarebbero poi culminati nell'olocausto ebraico.
In molte città dell'Europa gli ebrei avevano vissuto in zone ben delimitate. Durante i primi anni della seconda guerra mondiale, i nazisti formalizzarono i confini di queste aree e imposero una limitazione degli spostamenti agli ebrei che vi erano confinati, creando i ghetti moderni. I ghetti erano, a tutti gli effetti, prigioni nelle quali molti ebrei morirono di fame e malattie; altri furono uccisi dai nazisti e dai loro collaboratori. Durante l'invasione dell'Unione Sovietica oltre 3.000 unità speciali (Einsatzgruppen) seguirono le forze armate naziste e condussero uccisioni di massa della popolazione ebrea che viveva in territorio sovietico. Intere comunità vennero spazzate via venendo catturate, derubate di tutti i loro averi e uccise sul bordo di fossati.
Nel dicembre del 1941 Hitler decise infine di sterminare gli ebrei d'Europa, durante la Conferenza di Wannsee, molti leader nazisti discussero i dettagli della "soluzione finale della questione ebraica" (Endlösung der Judenfrage).
Il Dottor Josef Buhler spinse Reinhard Heydrich ad avviare la soluzione finale nel Governatorato Generale. Si iniziò allora a deportare sistematicamente la popolazione ebraica dei ghetti di tutti i territori occupati nei campi di sterminio come Auschwitz e Treblinka II.
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Omosessuali
Gli omosessuali erano un altro dei gruppi presi di mira durante l'olocausto. Ad ogni modo il partito nazista non fece mai nessun tentativo di sterminare tutti gli omosessuali; in base alle prime leggi naziste, essere omosessuali in sé non era un motivo sufficiente per l'arresto. Dopo la fine delle SA e il trionfo delle SS, però, la persecuzione si aggravò, anche se rimase sempre limitata ai gay tedeschi, ariani. Erano questi che rifiutando di unirsi alle donne intralciavano la crescita della "razza ariana". I nazisti si disinteressarono in genere degli omosessuali maschi di altri popoli considerati inferiori, per concentrarsi e tentare di "curare" i maschi gay tedeschi. Alcuni membri prominenti dei vertici nazisti erano conosciuti dai loro stessi compagni di partito come omosessuali, il che può rendere conto del fatto che la dirigenza nazista diede segnali contrastanti su come trattare con gli omosessuali. Alcuni dei leader volevano chiaramente il loro sterminio, mentre altri si limitavano a chiedere un rafforzamento delle leggi contro gli atti omosessuali, ma per il resto permisero agli omosessuali di vivere come gli altri cittadini.
Le stime sul numero di omosessuali uccisi variano molto. Si va da un minimo di 10.000 fino a un massimo di 600.000. Questo ampio intervallo dipende in parte da come i ricercatori considerano quelli che erano sia omosessuali che ebrei, o addirittura omosessuali, ebrei e comunisti. In aggiunta a questo, le registrazioni delle ragioni per l'internamento risultano non esistenti in molte aree.
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Zingari
La campagna Hitleriana di genocidio nei confronti dei popoli Rom e Sinti dell'Europa venne vista da molti come un'applicazione particolarmente bizzarra della scienza razziale nazista. Gli antropologi tedeschi erano disorientati dalla contraddizione che gli zingari erano discendenti degli originali invasori ariani dell'India, che tornarono poi in Europa. Ironicamente, questo li rendeva, in pratica se non in teoria, non meno ariani della stessa gente tedesca. Questo dilemma fu risolto dal Professor Hans Gunther, uno dei principali scienziati razziali, che scrisse:
"Gli Zingari hanno effettivamente mantenuto alcuni elementi della loro origine nordica, ma essi discendono dalle classi più basse della popolazione di quella regione. Nel corso della loro migrazione, hanno assorbito il sangue delle popolazioni circostanti, diventando quindi una miscela razziale di Orientali e Asiatici occidentali con aggiunta di influssi Indiani, Centroasiatici ed Europei".
Come risultato, nonostante le misure discriminatorie, alcuni gruppi di Rom, comprese le tribù tedesche dei Sinti e dei Lalleri, vennero risparmiati dalla deportazione e dalla morte. I restanti gruppi zingari soffrirono all'incirca come gli ebrei (e in alcuni casi vennero degradati ancor più degli ebrei). Nell'Europa Orientale, gli zingari venivano deportati nei ghetti ebraici, uccisi dagli Einsatzgruppen delle SS nei loro villaggi, o deportati e gassati ad Auschwitz e Treblinka.
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Testimoni di Geova
I Testimoni di Geova furono i primi ad essere presi di mira dallo stato nazionalsocialista con la deportazione nei campi di concentramento. Essi rifiutavano il coinvolgimento nella vita politica, non volevano dire "Heil Hitler" nè servire nell'esercito tedesco.
Nel 1933, la comunità religiosa fu messa al bando rendendo fuorilegge la loro opera di predicazione. Nell'agosto del 1942, constatando che tutte le misure più drastiche non erano servite né a bloccare le loro attività né ad impedire le loro iniziative, Hitler stesso dichiarò con fervore in un discorso che "questa genia deve essere eliminata dalla Germania". Pur infliggendo numerosi colpi mortali, i Testimoni di Geova non furono sterminati. Da 25.000 all'epoca dell'ascesa al potere nazista, dopo la capitolazione del Reich si contavano ancora 7.000 attivi proclamatori.
E' stato l'unico gruppo religioso perseguitato dal regime hitleriano. Mentre gli altri erano condannati senza alcuna possibilità di salvezza per motivi razziali, politici o morali, solo per i Testimoni di Geova era prevista la liberazione dal campo di concentramento: una semplice firma di abiura. Pochissimi firmarono. La stragrande maggioranza, coraggiosamente, non fece compromesso col regime nazista, anche a costo della propria vita.
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Altri
Le popolazioni slave erano tra gli obiettivi dei nazisti, soprattutto per quanto riguarda gli intellettuali e le persone eminenti, anche se ci furono alcune esecuzioni di massa e istanze di genocidio (gli Ustascia Croati ne sono l'esempio più noto).
Durante l'Operazione Barbarossa, l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica del 1941-1944, centinaia di migliaia (se non milioni) di prigionieri di guerra russi vennero eseguiti arbitrariamente nei campi dalle truppe tedesche, in particolare dalle note Waffen SS, o vennero spediti nei molti campi di sterminio per l'esecuzione, semplicemente perché erano di estrazione slava. Migliaia di contadini russi vennero annichiliti dalle truppe tedesche più o meno per le stesse ragioni.
Il 18 agosto 1941, Adolf Hitler ordinò la fine dell'eutanasia sistematica per i malati di mente e gli handicappati a causa di proteste da parte della popolazione tedesca.
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