Macerie in via Gesia, a terra i materassi usati da alcuni per potersi lanciare dalle finestre -foto d'epoca-
|
I sopravvissuti si mettono in salvo
Il gruppo dei combattenti di Marek Edelman uscì dal Ghetto attraverso le fogne il 10 maggio.
Non tutti poterono salvarsi: nel camion che li aspettava fuori del Ghetto riuscirono a salire soltanto la metà dei fuggitivi. La fuga organizzata da Zuckermann e Kazik mise in salvo Edelman e alcuni scampati al massacro di via Mila.
La battaglia nel Ghetto continuava affievolendosi sempre di più. Oramai non c'era più un comando che potesse dirigere le operazioni, non c'erano più munizioni sufficienti.
Si combatteva in modo isolato. Cionostante i nazisti registrarono perdite. Il 13 maggio ad esempio cinque nazisti furono colpiti, due morirono, in un disperato scontro che laconicamente Stroop segnala: "Il 13 maggio è stato caratterizzato dalla furiosa resistenza degli insorti, principalmente ragazzini e ragazzine". Altri cinque nazisti furono feriti o uccisi il 14 maggio.
|