Varsavia
Il Ghetto di Varsavia: La battaglia: 21 aprile 1943

ebrei catturati dai nazisti tra il fumo degli incendi.
-foto d'epoca-

La battaglia del 21 aprile 1943

Il 21 aprile è una giornata di rastrellamenti. Stroop è pressato dalla Wermacht che vuole a tutti i costi lavoratori. La battaglia si accende soprattutto per per rastrellare il maggior numero di persone.
La tecnica usata dai nazisti il terzo giorno evita gli scontri frontali e utilizza commandos per mettere in sicurezza le aree. Durante queste operazioni Stroop si rende conto che sotto ogni palazzo vi sono bunker ben equipaggiati in grado non solo di passare del tutto inosservati ma di opporre una valida resistenza.
Difficilissimo è catturare i combattenti che si ritirano di rifugio in rifugio sparando. Anche dopo aver ripulito un palazzo dai suoi difensori nulla assicura di non essere colti alle spalle.


Una donna salta da una balconata per sfuggire all'incendio che avanza
-foto d'epoca-

Così Stroop tenta un'altra tattica. I commandos eliminano i rifugi, i passaggi e i punti di resistenza, subito dopo entrano in azione i genieri che minano il palazzo e lo fanno saltare in aria o gli danno fuoco.
La tecnica di incendiare i palazzi sembra essere validissima. Nel suo rapporto Stroop riferisce che gli ebrei escono dai rifugi per cercare scampo, molti si gettano dalle finestre per non morire tra le fiamme.
In questo modo il bottino di prigionieri diviene consistente: 5.300 persone vengono catturate ed avviate verso la Umschlagplatz verso i convogli per Treblinka.
La tattica del fuoco sarà per Stroop l'arma decisiva

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