Casey Stoner
Casey Stoner nella sua carriera si è distinto soprattutto per due peculiarità: notevoli capacità ed un carattere poco incline ai compromessi.
Le moto le ha nel sangue, ed è subito chiaro che la sua passione segnerà la sua vita, difatti il giovane pilota australiano a soli 14 anni vanta un palmarés di 41 titoli nazionali, vinti nelle categorie flat track e short track,
specialità della terra battuta.
IL suo talento è troppo grande per restare rinchiuso in Australia, così comincia il viaggio della famiglia Stoner verso i prestigiosi campionati di velocità su pista europei. Passando da Spagna e Gran Bretagna, al motomondiale nel 2001.
Iniziano le pressioni: detrattori e fan, ma Casey si dimostra un ragazzo serio, schivo, segnato probabilmente dalla responsabilità di veder gravare sulle proprie spalle le sorti della famiglia, che per permettergli di inseguire i suoi sogni vende casa e lo segue in Europa.
La sua carriera è praticamente quella di un Top Rider, e nei cinque anni successivi al primo trionfo mondiale arriveranno altre vittorie.
Mostra a tutti la sua natura: velocissimo, spigoloso, irruento, proprio da Rolling Stoner (così chiamato per la tendenza a cadere).
Non nasconde mai il suo amore per l'Australia, per la vita all' aria aperta. Decide, quindi, di dire addio al mondo che lo ha reso grande; in modo clamoroso, rumoroso, ma in perfetta linea col suo carattere. In modo diretto, forse deluso da ciò che ha trovato all' interno dell' ambiente della MotoGP.
Di certo, la sua fama ha risentito del non idilliaco rapporto col fenomeno Valentino Rossi, mentre numerosi sono stati gli attestati di stima degli altri piloti. É riuscito a regalare emozioni agli appassionati, e a portare in cima al mondo la Rossa di Borgo Panigale, lasciando intatto il suo ricordo nel cuore dei tifosi.