![]() |
|
L'uomoL'ideologiaQuesto sito... |
L'ideologia
Un film di Laura
Betti
Anno: 2001
Questo interessante documentario, realizzato a 26 anni dalla
morte del poeta, ci ha ispirati durante la realizzazione
di questo progetto.
Abbiamo trascritto alcuni dei passaggi più significativi, a nostro parere, delle interviste del film-documentario di Laura Betti:
“Il mio vero peccato è di aver esercitato il mestiere di giornalista da polemista e da poeta, nella più totale insubordinazione. Questa insubordinazione l’hanno trasferita sul piano morale e l’omosessualità è divenuta il principio stesso del male. Lo scandalo in realtà è sorto dal fatto che non solo non tacevo la mia omofilia, ma anche dal fatto che non tacevo nulla. A procurarmi odio e insulto è stato il diritto di parola che mi prendevo”.
“Se voi volete essere una nuova generazione di giovani infinitamente + matura dovete anche abituarvi all’atrocità del dubbio anche a questa sottigliezza sgradevole del dubbio, dovete cominciare ad abituarvi a dibattere i problemi veramente, non formalmente. Si applaudono sempre dei luoghi comuni: bisogna ragionare, non applaudire o disapprovare”.
“Vorrei fare una distinzione tra sviluppo e progresso: tra le due parole c’è una differenza enorme. Sono due cose non soltanto diverse, ma addirittura opposte e inconciliabili.
” Il consumismo è una forma assolutamente nuova, rivoluzionaria, di capitalismo perché ha degli elementi nuovi dentro di se che lo rivoluzionano, cioè la produzione di beni superflui in scala enorme.La scoperta, quindi, della funzione edonistica che questo mondo non voglia più avere dei poveri, ma delle classi che vogliano consumare. Vuole avere dei bravi consumatori, non dei bravi cittadini. Questo ha trasformato antropologicamente gli italiani. Perché gli italiani più degli altri? Perché l’Italia non ha mai avuto né un’ unificazione monarchica, né un’unificazione luterana – riformistica, che è quella che ha preparato la civiltà industriale, né una rivoluzione borghese, né la prima rivoluzione industriale. Non ha avuto nessuna di queste rivoluzioni omologatrici. Per la prima volta, quindi, l’Italia è unificata nel consumismo e la cosa è abbastanza terrorizzante e abbastanza definitiva. Ecco una volta che il nuovo potere non è altro che il nuovo tipo di economia e che bisogna tenere ben presente l’assioma primo e fondamentale dell’economia politica cioè che chi produce, non produce merce ma rapporti sociali, visto che il modo di produzione è totalmente nuovo, le merci prodotte sono totalmente nuove ed è totalmente nuovo il tipo di umanità che viene prodotto; stabilito questo bisogna vedere se il rinnovamento totale di portare l’egemonia alle popolazioni che sn state distrutte da questo rinnovamento”.
Credits
|