Vespucci II
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Materiali didattici multimediali di stile "narratore esperto"

I sistemi multimediali, sono già efficacemente utilizzati nel campo della didattica, in particolare nel campo dell'addestramento operativo, nella conduzione di apparecchiature, nella effettuazione di procedure di controllo etc. Nella stessa linea si pongono, nella sostanza, altre applicazioni multimediali di ormai largo mercato,per esempio nell'insegnamento delle lingue straniere. Minori concordanze si accentrano attualmente sulla possibilità di utilizzare con efficacia sistemi multimediali nell'insegnamento di materie con elevato contenuto concettuale, sia nel settore tecnico-scientifico che nel settore umanistico.

Ci si domanda insomma se l'insegnamento tramite sistemi multimediali sia destinato a rimanere a livelli "abbastanza superficiali", o se possa risultare di efficace ausilio, senza voler essere uno strumento sostitutivo, in quelli ambiti scientifici o umanistici, dove la presenza e la viva voce dell'insegnante è ritenuta giustamente indispensabile.

È d'altronde principio accettato che l'utilizzo di filmati esplicativi possa essere prezioso nell'insegnamento per esempio della geografica o delle tecniche industriali. Come pure la lettura da parte di un buon attore professionista possa essere determinante per catturare a fondo lo spirito di un pezzo letterario. Il limite della visione tradizionale di questi strumenti risiede nella loro rigidità, che li pone a livello di presentazione documentaria, nella quale l'interessato non si trova a poter entrare o partecipare attivamente.

Le tecniche multimediali nascono con l'obiettivo esattamente contrario, cioè l'obiettivo di porre l'utente in posizione non passiva rispetto al prodotto che gli si mette a disposizione. Nasce così l'idea che in certe materie d'insegnamento, soprattutto quelle con contenuti umanistici e artistici il prodotto multimediali debba avere la qualità di una narrazione nella quale l'utente si possa immergere sentendosi parte attiva.

Il prodotto multimediale sul tema della Cultura Militare, sviluppato nell'ambito del progetto denominato " Vespucci II " presso l'accademia Navale nel periodo 97/98, si pone indubbiamente in questa linea. In realtà l'attuale prodotto era stato preceduto da un altro prototipo sperimentale, realizzato come tesi di laurea presso la Università di Pisa da due STV della Marina Militare,. Il risultato di questo lavoro di tesi si presentava come un materiale ipermediale (ipertestuale-multimediale) sostanzialmente tradizionale.

Nel risultato del lavoro di tesi, l'aspetto ipertestuale prevaleva forse su quello multimediale. Durante l'attività sviluppata nell'ambito del progetto Vespucci II nel periodo 97/98, l'approccio, si è evoluto e modificato. Molta importanza è stata data per esempio alla ricerca di materiale fotografico e alla sua organizzazione. Sono presenti nel prodotto vari brani recitati e filmati. Le pagine e il materiale grafico sono arricchite da brani musicali, sia di sottofondo (per le pagine con contenuto testuale) sia di commento e ambientazione (per le pagine con contenuto prevalentemente fotografico).

L'attività, che si propone di proseguire in collaborazione tra Università di Pisa e Accademia Navale, avrà come tema una storia dell'Accademia Navale, basata prima di tutto sull'archivio fotografico dell'Accademia stessa. Una storia dell'Accademia comunque inquadrata nella storia della Marina Militare Italiana. Oltre alle fotografie di archivio dell'Accademia dovranno essere reperiti altri documenti, tendenzialmente negli archivi della città di Livorno e negli archivi e musei della Marina e delle Forze Armate a Roma.

Nell'ambito di questo progetto si intende esplorare una linea che potremmo dire del "narratore esperto". Per concretizzare il concetto, si pensi a come potrebbe svilupparsi il colloquio tra un esperto (supponiamo appunto di storia) e un'altra persona, che all'esperto si rivolge per acquisire notizie e cultura su determinati argomenti. Il rapporto tra l'esperto il suo "cliente" evolverà al ritmo di domande e risposte:

Volendo riprodurre un rapporto come sopra delineato, il materiale multimediale potrebbe essere organizzato come un insieme di brevi "vicende storiche" (dette moduli narrativi, nel seguito), che possono essere "narrate" dal sistema. Il sistema sarà poi in grado di selezionare, come oggetti di narrazione, sottoinsiemi di moduli variamente composti, sia per quanto riguarda le particolari vicende storiche scelte, sia per quanto riguarda la struttura logica in accordo alla quale la narrazione si sviluppa. Si potranno per esempio avere moduli che vengono narrati in sequenza, moduli che si sviluppano in parallelo con opportune temporizzazioni, etc.

La selezione del gruppo di moduli da narrare e la loro organizzazione verranno decise dal sistema in base alle domande poste dall'utente, volendo appunto riprodurre su calcolatore il comportamento di un narratore esperto della materia. A questo scopo, tutto l'insieme dei possibili moduli narrativi dovrà essere organizzato internamente con modalità tipiche dei metodi per la gestione di basi di dati o dei motori di ricerca, con un utilizzo combinato di metodi e tecniche derivanti dal settore dei sistemi esperti.

La domande, cioè le dichiarazioni di interesse relative a determinati argomenti presentate dall'utente, verranno viste in analogia a quelle che possono essere le frasi di interrogazione a una base di dati o a un motore di ricerca. Come conseguenza delle domande verranno selezionate parti più o meno consistenti delle possibili moduli narrativi a disposizione. La struttura narrativa, con la quale i moduli saranno presentati nel loro insieme all'utente, sarà determinata dal livello esperto del sistema, dove saranno codificate conoscenze relative alla sequenzialità dei fatti storici, alle loro interdipendenze etc. Sarà comunque lasciata la possibilità all'utente di interagire in modo da interrompere, riprendere, etc. le narrazioni.

È convinzione dei proponenti, che il prodotto sopra delineato possa risultare utile immediatamente per la didattica all'interno dell'Accademia Navale e possa essere ceduto a altri enti didattici della Marina. Una versione, magari ridotta, del prodotto potrebbe poi essere sfruttato come materiale divulgativo, se non si vuol dire pubblicitario, per la presentazione dell'Accademia Navale al pubblico.

Ci si possono aspettare suggerimenti importanti per individuare un'efficace organizzazione d'insieme di masse non trascurabili di materiale didattico, con l'intenzione di sfruttare congiuntamente tecniche per la gestione di basi di dati, motori di ricerca e sistemi esperti. Gli esiti della sperimentazione daranno sicuramente suggerimenti attendibili per l'applicazione di tecniche analoghe nell'ambito di altre materie di insegnamento, per esempio di carattere umanistico o giuridico.

Allegato tecnico

Obiettivo

Realizzazione di un prototipo di "narratore esperto" in Storia dell'Accademia Navale di Livorno, in grado di proporre percorsi narrativi diversi a seconda degli interessi e del profilo dell'utente espressi in linguaggio naturale.

Un obiettivo legato a questo progetto è la sperimentazione nell'utilizzo di tecniche di indicizzazione automatica, di relazioni semantiche di termini relativi al dominio, e di conoscenze sul profilo dell'utente allo scopo di rendere la fruizione di un ipertesto narrativo più personale e specializzata.

Metodologia

Il primo passo verso la realizzazione del narratore esperto è la raccolta del materiale relativo alla storia dell'Accademia Navale, che potrà comprendere testi, fotografie ed eventualmente filmati e la sua organizzazione in moduli narrativi logicamente correlati tra di loro. Tale grosso ipertesto dovrà essere progettato in modo da consentire percorsi di lettura diversi e il più possibile indipendenti. In questa fase si prevede una stretta collaborazione con uno storico competente in materia.

In una seconda fase, che potrà procedere almeno parzialmente in parallelo con la prima, si dovranno approntare gli strumenti per una memorizzazione ottimale dei moduli narrativi ai fini del loro recupero dinamico; questo implica che i documenti dovranno essere opportunamente ïndicizzati (dovranno cioè essere rappresentati tramite una lista di termini significativi e sulla base di questi termini si costruiranno indici di accesso ai moduli narrativi). Nel fare questo si potranno anche utilizzare tecniche di indicizzazione automatica studiate nel contesto dei sistemi di recupero dell'informazione.

Allo scopo di rendere meno sintattica la rappresentazione dei documenti, si pensa che in parallelo convenga procedere alla costruzione di un piccolo thesaurus, specifico per il dominio storico oggetto del progetto, che consenta una correlazione anche di tipo semantico dei termini. Ad esempio supponendo che l'utente interroghi il narratore a proposito di un certo argomento, vorremmo che il sistema fosse in grado di riconoscere che l'interesse dell'utente è rivolto, con buona probabilità, anche ad altri aspetti, nonostante magari questi ultimi non siano citati esplicitamente. Il ricorso ad esperti del dominio sarà fondamentale anche in questa fase.

Infine, la fase finale sarà quella di mettere il sistema in grado di tradurre gli interessi o il bisogno informativo dell'utente, che si vorrebbe lasciare esprimere nella maniera più libera possibile e quindi tramite frasi in un linguaggio simile a quello naturale. A partire dalla richiesta dell'utente il sistema selezionerà un insieme di moduli narrativi, che verranno proposti all'utente dopo essere stati coerentemente organizzati in un ipertesto. Questo compito coinvolge:

  1. riconoscere le parole significative nella richiesta dell'utente per formulare una interrogazione al sistema;
  2. utilizzare il thesaurus per espandere l'interrogazione con termini correlati semanticamente;
  3. individuare i moduli narrativi più opportuni;
  4. organizzarli in un ipertesto coerente che sarà restituito all'utente per la fruizione; questo potrà essere un singolo modulo narrativo, un piccolo ipertesto 'ritagliato' dall'ipertesto globale o una serie di moduli narrativi anche scorrelati, raggruppati in una pagina per una ulteriore selezione da parte dell'utente.

Durata e articolazione del progetto

Il progetto avrà la durata di sette mesi, indicativamente da Gennaio a Settembre 1999. Lo sviluppo e la realizzazione del progetto richiederanno:

Dipartimento di Informatica, Pisa, Italy